L’allevamento Turk Aslan inizia ufficialmente nel 1999 con l’importazione della femmina Cappadocia Faikh, seguita poco dopo dal maschio Zwingli des Poteries. L’incontro con i cani da pastore turchi risale però al 1976,quando durante un viaggio in oriente soggiornai alcuni mesi in varie zone della Turchia e rimasi affascinato dalla bellezza e dalla personalità di questi cani che incontravo dappertutto, nelle campagne al seguito dei numerosi greggi di pecore o capre e anche nei villaggi e nelle città, dove gli onnipresenti branchi di cani randagi sono spesso formati del tutto o in parte da cani da pastore. Nel 1982 per una serie di fatti fortuiti venni in possesso del mio primo cane, un cucciolone maschio importato dalla Turchia ma che, come seppi in seguito, era arrivato a Istanbul dall’Afghanistan al seguito di un gruppo di ragazzi europei che l’avevano avuto da un pastore in cambio di un paio di jeans; erano gli anni dei viaggi in oriente, delle esperienze mistiche. Questo cane, un fulvo-rosso con maschera nera,che era indistinguibile dai cani turchi , aveva una personalità veramente indipendente e selvaggia, e grazie a lui ho imparato ad amare questa razza, tanto da decidere molti anni dopo, una volta trasferitomi in campagna di importare i primi soggetti. Erano i primi anni di internet, ed importare questi cani dalla Turchia era molto complicato, non esistevano allevatori nel paese d’origine, solo i pastori e questo rendeva le cose più complicate.Dopo una lunga ricerca su internet scoprii che c’erano diversi allevamenti in Inghilterra e in Francia, ma erano gli Stati Uniti d’America e l’Australia ad avere i soggetti più interessanti in quanto, all’interno di progetti governativi per la difesa delle greggi al pascolo ,guidati in USA dai coniugi Coppinger, c’erano numerose importazioni di cani dalle zone rurali dell’Anatolia, cani che svolgevano il lavoro originario e quindi ancora molto vicini alle origini pastorali e che hanno poi contribuito alla creazione delle linee di sangue americane, linee di sangue spesso esclusivamente da lavoro indispensabili nelle zone ad alta densità di predatori naturali. In Australia a causa delle strette leggi sull’importazione di animali, non ci furono importazioni dirette dalla Turchia fino agli anni più recenti, i primi soggetti negli anni’70 arrivarono dall’Inghilterra; soggetti delle prime generazioni allevate in occidente ed importati come mezzo di difesa contro dingo, cani rinselvatichiti e volpi che erano una seria minaccia per l’allevamento brado di ovini. Per questo importai la mia prima femmina, Cappadocia Faikh, dall’Australia, seguita da un maschio, Zwingli des Poteries, importato dal Belgio e di linea di sangue Hisar, e dal maschio americano Old Glory Kartal importato da un ranch del Texas. Hisar era l’allevamento inglese di Natalka Czartoryska che fu la pioniera di questa razza ed importò moltissimi cani da tutta la Turchia, cani scoperti negli angoli più remoti dell’Anatolia dove si recò moltissime volte per spedizioni archeologiche e studi geografici e si innamorò di questi cani. Visse coi pastori nomadi e nei villaggi più sperduti, studiando questa razza indigena e scegliendo i migliori cani da lavoro sui quali fondò il suo allevamento. Natalka, che purtroppo ci ha lasciati nel 1998, ha contribuito al riconoscimento della razza in occidente col nome di Pastore dell’Anatolia, nome cambiato in Kangal coban Kopegi nel 2018. Su questi primi tre capostipiti ed altri cani importati negli anni sucessivi sia dalla Turchia che dall’occidente, per esempio Runa of Trabzon(Turchia), Daisie du domaine de Sara(Francia), Emir of Zara Sivas(importato dalla Turchia e di proprietà dall’amico Franco Abela), Takas George(Australia/Turchia), Noumea du domaine de Sara(Francia) e su numerosi altri soggetti allevati da me o da altri allevatori italiani, si basa il mio lavoro di selezione, integrato anche dall’utilizzo di maschi esterni, anche in inseminazione artificiale come per esempio il maschio Semavi Kale Kadim(Usa/Finlandia), Rigel Ourto des Shumagins, Vayou Sonis des Shumagins(Francia).
La mia selezione si basa su soggetti di linee pastorali, evitando accuratamente i soggetti delle linee di sangue da combattimento che purtroppo oggi in Turchia sono la stragrande maggioranza, basta dare un’occhiata ai vari filmati su You Tube per rendersene conto: allevamenti intensivi con centinaia di cani tenuti in gabbie o alla catena, dove i cani sono aizzati uno contro l’altro attraverso una rete, tenuti alla catena, o in veri e propri incontri di “lotta”. Purtroppo le linee di sangue accessibili tramite internet sono in maggioranza queste, a meno che non si possa attingere a veri cani dei pastori, impresa un pò più complicata. Per questo ritengo che le vecchie linee di sangue importate in occidente prima dell’avvento dei grandi allevamenti intensivi turchi e basate su cani di origine pastorale, siano preziose e da conservare con cura se si vogliono allevare cani equilibrati dal sistema nervoso solido.